martedì 17 gennaio 2017

STEP 25: SINTESI FINALE

Questo post, probabilmente, sarà l'ultimo che presenterò. Siamo giunti al termine di questo percorso, di questo viaggio verso l'analisi più variegata del colore grigio tè verde. Spero che in tutto questo tempo sia stata il più esaustiva possibile. E come ogni sintesi che si rispetti, vorrei ripercorrere in breve tutti i vari passi fatti. All'inizio mi sono ritrovata spaesata, buttata in un mondo( quello del blog) che non conoscevo a pieno, per tale motivo ho pensato di presentarmi ma, soprattutto, di presentare il colore grigio tè verde anche sotto il punto di vista della psicologia( STEP 01). In seguito l'analisi è proseguita con la consapevolezza che, nonostante il colore sia un fenomeno astratto, esso è presente ovunque e in ogni nazionalità, per questo è stato possibile tradurlo in moltissime lingue, sia occidentali che orientali( STEP 02). Nonostante non abbia riscontrato il colore assegnatomi in tutti gli argomenti presentati, ho cercato di fare del mio meglio integrando altri colori dalle sembianze simili, ad esempio a livello chimico (STEP 14 ) e scientifico (STEP 06). Cosa differente, invece, è stata la ricerca dei suoi codici colore, molto numerosi( STEP 03). All'inizio non mi era chiara l'utilità del tema, ma andando avanti mi sono resa conto di come, quasi in maniera impercettibile, questa analisi mi abbia arricchito culturalmente, rendendomi maggiormente cosciente di ciò che fa parte della nostra vita quotidiana e su cui non siamo soliti porci domande riguardo la loro origine, basti pensare al significato di alcune leggende, miti presenti nelle varie culture( STEP 04) e nei detti e credenze popolari (STEP 08). Insieme a me vi ho portati nell'ambito musicale e nei suoi diversi stili( STEP 05); così come nel cinema, inteso come colore utilizzato nelle tonalità di frame delle immagini e nelle locandine pubblicitarie( STEP 07). Uno dei post che, devo ammettere, più mi ha divertito è stato quello dell'abbecedario( STEP 09), proprio perché mi sono sbizzarrita nel ricercare dei termini che iniziassero con le varie lettere dell'alfabeto e che fossero legati al mio colore... diciamo che è stato un tuffo nella lingua italiana. Il secondo più interessante è stato quello dell'anatomia del colore, dove ho pensato di narrare una vera e propria storia, quasi si trattasse di una favola, per far conoscere in maniera ancora più approfondita ciò di cui si parla nel mio blog ( STEP 19). Un'altra scoperta che si è rivelata utile per la vita di tutti i giorni è stata quella riguardante l'ambito culinario con delle ricette con il tè verde giapponese(STEP 12).
Altre ricerche si sono svolte anche andando a ritroso nel tempo, ricercando brevetti (STEP 17 )sia coniugando popoli passati con quelli odierni( STEP 23), sia venendo a conoscenza di una vera e propria federazione dell'uniforme Grigioverde nella prima guerra mondiale, di cui ho riportato un documento storico( STEP 11) e dei protagonisti che ne hanno preso parte ( STEP 21). E, sempre del medesimo periodo, sono venuta a conoscenza della bevanda più in voga, il cui nome e colore dell'etichetta riporta al colore grigio tè verde( STEP 10). A proposito di bevande, come non citare i manifesti pubblicitari dell'ottocento/ novecento riguardanti l'assenzio( STEP 15), noto tra i più grandi artisti maledetti, che, molto spesso, hanno ritratto la "fata verde" come protagonista delle loro opere ( STEP 18). Sempre nell'ambito artistico è stato ritrovato il colore anche nella moda ( STEP 20) e all'interno di un genere d'arte più contemporaneo, ovvero il fumetto( STEP 13) che fa del colore uno degli elementi fondamentali, così come anche il design(STEP 16) e l'architettura (STEP 22). Per terminare questa avventura, come penultimo post, il lavoro fatto ha previsto un'analisi del colore con una tecnica creativa quale il Brainstorming( STEP 24) .


Oh quante cose ignoriamo decidendo di rimanere rinchiusi solo in ciò che sappiamo...

venerdì 13 gennaio 2017

STEP 24: LA NUVOLA DEL COLORE

La nuvola del colore che presenterò in questo post può essere interpretato come il celebre Brainstorming. Questa è una famosa tecnica creativa che consiste nel far emergere qualunque parola associata ad un termine, in modo tale da trarne, una volta concluso il processo, una sorta di idea risolutiva al problema iniziale. Dunque, la medesima cosa farò con il mio colore: presenterò aggettivi e termini emersi dal mio processo mentale dopo aver pensato al colore grigio tè verde. Inoltre, siccome il mio primo collegamento è quello con la pianta del tè giapponese, ho posto tutte le parole in modo da ricreare una tazza da tè.



mercoledì 11 gennaio 2017

STEP 23: IL COLORE SELVAGGIO

Il pensiero selvaggio… probabilmente molti, come me, non avranno mai sentito parlare del pensiero selvaggio, e in questo post cercherò di dare delle delucidazioni riguardo questo tema particolare e interessante. Il termine fu coniato da Lévi-Strauss in un libro pubblicato negli anni cinquanta per indicare il collegamento che si si viene naturalmente a creare tra la Società Occidentale e le popolazioni ancestrali/ primitive, dagli indiani d’America sino agli aborigeni. Sostanzialmente si riflette sul fatto che l’uomo, di qualunque nazionalità esso sia, tende a ricreare delle strutture cognitive nel quale sono presenti riti, miti e credenze, che portano, in seguito, ad organizzare in maniera specifica una società, dare un ordine al caos del mondo.


In questo post cercherò di presentare il grigio tè verde come colore selvaggio, associandolo quindi ad una cultura precedente ai giorni nostri. 
Pensando al colore che mi è stato affidato, la prima e naturale associazione è quella con la cultura orientale, ecco più di preciso lo si ritrova nella Società Giapponese, la quale, nel VII secolo, aveva adottato il sistema cosmologico della Cina, dove si attribuiva a ciascuna direzione territoriale(centro, meridione, occidente, oriente, un colore e una precisa stagione. Tutto questo influenzò la vita quotidiana del popolo nei periodi Nara e Heian, colmi di tubù e superstizioni.


Con il passare dei secoli, l'importanza attribuita ai colori crebbe, basti pensare al periodo Heian , nel quale il colore aveva un ruolo essenziale, a livello culturale, spirituale e sensuale, all'interno della cultura classica giapponese. Uno degli esempi emblematici è il colore del kimono che seguiva quasi dei codici colori che identificavano il rango di corte dell'individuo e anche alla stagione in cui ci si trovava. Se queste regole non venivano rispettate la punizione era l'esclusione sociale, quindi era fortemente presa sul serio il rito. Ma ancor più del periodo di Heian, nel periodo Edo, caratterizzato dal forte decorativismo, esaltò colori che prima non erano presenti poiché nati dallo sviluppo di nuove tecniche di tintura dei tessuti , più consoni, rispetto a quelli base, ai canoni estetici maturati durante il periodo Genroku(1680-1709). I colori prediletti derivavano da combinazioni di tinte, basti pensare al jōshiki maku del kabuki. Secondo la spiegazione di Haga Tōru, che definisce suggestivamente il jōshiki maku come il tricolore del Giappone, il tricolore del mondo dell’intrattenimento e del divertimento, e lo contrappone parodisticamente al tricolore francese nato nello stesso periodo, il verde è ottenuto da una base di colore moegi, corrispondente a un verde cui sia stato aggiunto il giallo dei germogli di cipolla appena spuntati e leggermente scurito dall’aggiunta di un grigio che gli faccia prendere il colore del tè verde carico. I colori prediletti dagli attori del kabuki diventavano rapidamente di moda, diffondendosi, nei gusti del pubblico, da Edo alle più sperdute province di un paese chiuso ufficialmente alle influenze straniere ma quanto mai affamato di novità. I più celebri attori del kabuki, del resto, sperimentando una sorta di divismo ante-litteram, influenzarono ben presto i gusti popolari in fatto di atteggiamenti, abbigliamento, acconciature, accessori e profumi e legando il proprio nome a mode e a prodotti, e i colori non fecero eccezione a questa regola.



domenica 8 gennaio 2017

STEP 22: ARCHITETTURA

Nello step 16 avevo parlato del design e del grigio tè verde utilizzato come valore aggiunto di un prodotto, ebbene oggi lo citerò all'interno di una materia collegata al design, ovvero l'architettura. Essendo un colore particolare, è stato possibile ritrovarlo in uno spazio interno, più difficile invece è stato ricercarlo in una struttura architettonica.
Per quanto riguarda l'interno è possibile ritrovare il colore nelle pareti e in alcuni davanzali dei prodotti di Domus Arredi.


Credenza con vano a giorno.L 256 P 52,5 H 88
Finiture: fashion wood Rovere Grigio.
Vano laccato Decor Tè Verde.


Il discorso cambia, invece per l'esterno. Quindi ho deciso di fare una cosa un pò differente: parlerò di edifici che coniugano il colore grigio, dovuto all'utilizzo di materiali, quali pietre e calcestruzzo, che vanno ad identificare il periodo della modernizzazione; e il verde, inteso proprio come natura. Il verde che incomincia a diventare necessario per rendere umana l'abitazione fredda e priva di vita, e necessaria anche per il benessere psicologico. Un'esempio lampante e quello di Frank Lloyd Whrite con la Fallingwater del 1935.


In questo caso la casa promuove un'armonia tra genere umano e natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra l'ambiente costruito e l'ambiente naturale. Tutto questo attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali (costruzioni, arredi, ecc.) e naturali dell'intorno ambientale. Tutti divengono parte di un unico, interconnesso, organismo architettonico. Quale esempio migliore si può trovare per sottolineare la natura del colore grigio tè verde che è l'unione di due colori:l'edificio lo tratta come due entità separate che si coniugano, mentre il colore crea una vera e propria miscela dando vita ad un colore ben preciso.
Caso analogo lo si trova nella Una villa a Rizhao.


La famosa cintura di tè verde Rizhao, con il suo suggestivo paesaggio, è lo scenario per questa casa vacanza privata. L'area del tracciato si trova su una scogliera circondata da tre alte montagne e si affaccia direttamente sulle piantagioni di tè che disegnano percorsi affascinanti attraverso la valle fino all'orizzonte, offrendo una sensazione tipica della natura cinese. Gli architetti volevano realizzare un'architettura in grado di trovare una perfetta armonia con questo sinuoso paesaggio. Il primo passo per raggiungere l'obiettivo è stato quello di cercare spazi legati alla tradizione della progettazione all'interno del paesaggio cinese. Poi, dopo aver appreso dalla filosofia del giardino SuZhou.
Insieme a questi esempi ce ne sarebbero molti altri, tutti, chi più chi meno, con il medesimo intento.
Continuando l'analisi dell'architettura, questo post non sarebbe completo se non inserissi anche un trattato di architettura in cui il colore grigio tè verde venga nominato. Per tale ragione ho deciso di riportare un trattato di Clara Palmas Devoti ne Problemi di " ambiente" e restauro delle facciate genovesi,  ovvero un capitolo all'interno del Bollettino D' Arte, Il colore nell'edilizia storica.(È possibile leggerne gli estratti qui).


All'interno, apparte il colore grigio verde dei serramenti, sostiene:<<Quella visione grigio bianca che la città da di sé […] da vicino è una tavolozza serrata dei colori contrastanti, eppure armonici; […] i colori emergono nella gamma delle tonalità semplici, come la materia di cui sono fatte: il rosso-rosa più tenue e sfumato, il grigio un pò verde dell’arenino, il giallo dei solfati>>.

mercoledì 4 gennaio 2017

STEP 21: I PROTAGONISTI

All'interno della storia sono presenti dei noti protagonisti che hanno segnato più o meno consapevolmente il futuro. tra questi vi è un personaggio già precedentemente citato, ovvero Slataper.
Slataper nacque a Trieste nel 1988 e morì in guerra nel 1915, dedicò la sua esistenza alla scrittura frequentando circoli letterari sino a quando propugnò per l'intervento dell'Italia in guerra. Insieme a suo fratello decisero di partire volontari, indossando l'uniforme Grigioverde, in prima linea sul Carso, al fine di portare Trento e Trieste nuovamente in Italia. Sul Podgora (1915) i due Ufficiali restano gravemente feriti: Guido sopravvive, ma Scipio, il cantore del Carso, perde le vita. Per il loro eroico comportamento furono decorati di Medaglia d’Argento al V.M.

Note sitografiche:
Link presenti
http://www.federazionegrigioverde.it/gli_slataper.htm

Un'altro esponente della storia, in ambito letterario è Gabriele D'Annunzio , anch'esso attivista durante la prima guerra mondiale, anche se svolse più che altro una funzione propagandistica, fondata sui continui spostamenti da un corpo all'altro come ufficiale di collegamento e osservatore.
All'interno di uno dei molti scritti è possibile ritrovare la citazione riguardo l'uniforme grigioverde dell'esercito e della sua lacerazioni conseguente alle ferite di guerra:

"Ma le ho anche stamani, fra la luce e le tenebre, ben le ho confitte nel cuore le schegge, confitti ho i chiodi nel cuore, i brandelli profondati nella carne come quei pezzi di grigioverde che restavano nelle ferite; e ho la lancia nel costato,  a manca.
Madre mia, sei tu che mi sollevi, sei tu che mi liberi? sei tu che mi ricopri con la bandiera nuova?
Nondimeno tu sai che, prima di me, ricoprì più d'uno!"
(Siamo spiriti azzurri e stelle: diario inedito (17-27 agosto 1922, di Gabriele D'Annunzio)


lunedì 2 gennaio 2017

STEP 20: LA MODA

In questo post entreremo insieme nel mondo della Moda, un mondo magico che oggi fa parte della nostra quotidianità, assumendo un ruolo di definizione della personalità dell'utente che ne fa uso.
Ma è molto di più...Il termine moda deriva dal latino modus, che significa: maniera, norma, regola, tempo, melodia, modalità, ritmo, tono, moderazione, guisa, discrezione.
Nei secoli passati serviva a creare una distinzione fra le classi sociali, l'abbigliamento, infatti, era appannaggio delle sole classi abbienti, soprattutto, per via del costo dei tessuti e dei coloranti usati, che venivano estratti dal mondo minerale, animale e vegetale. Prima dell'Ottocento, l'abito era considerato talmente prezioso che veniva elencato tra i beni testamentari. I ceti poco abbienti erano soliti indossare solo abiti tagliati rozzamente e, soprattutto, colorati con tinture poco costose come il grigio. A questi aggiungeva scarpe in panno o legno. Non potendo permettersi il lusso di acquistare abiti nuovi confezionati su misura, tali classi ripiegavano spesso sull'abbigliamento usato.
Oggi la moda è costituita da abiti per le passerelle, abiti pret a porter, tra i quali ne troviamo di accessibili e non, a livello economico.
I colori sono elementi importanti nella caratterizzazione di un'abito e può influenzare il successo di vendita. A proposito del grigio tè verde, una delle più grandi stiliste italiane è Alberta Ferretti. Nella sfilata a Milano nel 2016 si trasforma nella regina del deserto, attraversando il Sahara grazie ai vestiti con marroni, seppia e grigio tè verde, con abiti leggeri, impalpabili, fluttuanti. Come una tempesta di sabbia che porta via ogni cosa e acceca, lo chiffon vola sul corpo disegnando linee morbide e regali. La donna di Alberta Ferretti diventa eterea e soave.


In anni precedenti la stessa stilista ha voluto utilizzare il medesimo colore, utilizzando le tonalità più o meno scure. In questo caso i materiali utilizzati sono seta e cotone, e la donna che ne risulta è sempre la donna elegante dalla figura leggiadra



giovedì 29 dicembre 2016

STEP 19: ANATOMIA DEL COLORE

Buongiorno a tutti, oggi ho deciso di fare qualcosa di diverso dal solito, non darò informazioni scientifiche riguardo al colore grigio tè verde, bensì lascerò il posto lui. Si avete capito bene, proprio a lui! Ora penserete che sono pazza perché in tutto questo tempo ho cercato di chiarire il fatto che i colori non esistono realmente in natura ma che sono effetti di radiazioni elettromagnetiche, aventi determinate lunghezze d'onda, assorbite dai fotorecettori, uniti alla nostra capacità cognitiva di elaborarli. Ma provate ad uscire dagli schemi per una volta e immaginare cosa succederebbe se i colori diventassero delle persone.

Ciao a tutti, mi presento: sono il Grigio tè verde. Molto probabilmente, pochi di voi sanno chi sono ed è proprio per questo motivo che oggi sono qui, per raccontarvi la mia storia…
Molti anni fa, mio padre, detto il Grigio, si trovava nella lontana Cina, per questioni di lavoro. Era un uomo equilibrato, sempre oggettivo, ma purtroppo era sempre molto triste. Veniva considerato da tutti come un “bianco sporco”, in quanto, essendo nato dall’unione del Bianco e del Nero, non aveva un colore. Per questo motivo dedicò la sua vita al lavoro, pensando di non poter mai essere felice. 



Fino a che non incontrò lei…
Era una calda sera d’estate e mio padre si trovava su una panchina, intento a lavorare, quando alzò lo sguardo e vide la ragazza più bella che avesse mai visto, intenta a ballare leggiadra in mezzo a una folla. Ne fu subito rapito e qualcosa di diverso scattò in lui: decise di voler uscire dalla sua monotonia e così corse verso di lei, per poterla conoscere. Quando fu a un metro di distanza da lei, i loro sguardi si incontrarono. Lui notò la sua bellezza, il suo colore verde, così brillante ed elegante. Ad un tratto lei si fermò di fronte a lui. “Ciao straniero”, gli disse, “Io mi chiamo Thea Sinensis, tu chi sei?”. Mio padre con un filo di voce disse: “Sono Grigio”. Lei sorrise della tua timidezza, che non vide come un difetto come facevano tutti, bensì come il gesto più dolce e rispettoso che qualcuno le avesse mai fatto. La folla che li circondava si disperse e rimasero soli. Ancora oggi mio padre non sa dove trovò il coraggio per chiederle di rimanere con lui, in modo da poterla conoscere meglio. Lei gli disse che era nata in Cina, precisamente nella provincia dello Yunnan, e che per le sue proprietà antiinfiammatorie, aiutava chi aveva bisogno di lei. Parlarono per ore, ore e ore, e si innamorarono. Lui vide in lei la speranza di una vita migliore; lei lo aiutò ad accettarsi così com’era, e gli fece capire che in un mondo di miliardi di colori, c’è sempre bisogno di equilibrio. 


Dalla loro unione nacqui io, il Grigio-the verde, un colore che emana tranquillità e calma, che si mimetizza con gli altri, ma senza il quale il mondo sarebbe un posto più brutto, non vi pare?

Ulteriori informazioni oltre al link del tè verde sono riscontrabili:
https://it.kusmitea.com/origini-del-te.html
http://www.biotea.it/it/content/10-la-pianta-del-te